Papa Francesco: Cuori induriti |
PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE
Cuori induriti
Venerdì, 9 gennaio 2015
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLV, n.006, Sab. 10/01/2015)
Un cuore indurito non riesce a comprendere neanche i miracoli più grandi. Ma «come un cuore si indurisce?». Se lo è chiesto Papa Francesco durante la messa celebrata venerdì 9 gennaio a Santa Marta.
I discepoli, si legge nel brano liturgico del Vangelo di Marco (6, 45-52), «non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito». Eppure, ha spiegato Francesco, «erano gli apostoli, i più intimi di Gesù. Ma non capivano». E pur avendo assistito al miracolo, pur avendo «visto che quella gente — più di cinquemila — aveva mangiato con cinque pani» non avevano compreso. «Perché? Perché il loro cuore era indurito».
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Papa Francesco: Il Signore cambi il cuore dei crudeli |
PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE
Giovedì, 8 gennaio 2015
Il Signore cambi il cuore dei crudeli
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLV, n.005, Ven. 09/01/2015)
È in suffragio delle vittime del crudele attentato terroristico avvenuto a Parigi che Papa Francesco ha celebrato, giovedì mattina 8 gennaio, la messa nella cappella della Casa Santa Marta. Lo ha detto egli stesso all’inizio del rito, manifestando tutto il suo dolore per questo feroce e vile atto, esprimendo una particolare vicinanza ai familiari delle persone rimaste uccise o ferite e pregando perché possa cambiare il cuore degli attentatori. «L’attentato di ieri a Parigi — ha affermato il Pontefice — ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo! Preghiamo, in questa messa, per le vittime di questa crudeltà. Tante! E chiediamo anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore».
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In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
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Con questo invio concludo per ora il "Vivi la Parola". Potrebbe riprendere a settembre o ottobre. Vi auguro serene vacanze e vi chiedo una preghiera per il mio nuovo ministero come parroco.
5 luglio 2014
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
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Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, masiete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
(Ef. 2, 19)
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